di Stefania Paolazzi*
L’emergenza sanitaria provocata dalla diffusione del Coronavirus ha ormai assunto una dimensione globale. È tuttavia nei contesti urbani che i suoi effetti economici, sociali, politici e, naturalmente, medico-sanitari si manifestano nelle forme più drammatiche. Le città devono fare i conti con uno scenario per molti versi inedito.
Alla luce della crisi mondiale che stiamo vivendo, nel dibattito pubblico c’è chi si interroga su come cambieranno i rapporti tra i diversi livelli territoriali della politica (municipale, regionale, nazionale, europeo e globale), chi sottolinea il rischio di sperimentare in poco tempo un ulteriore divario sociale e nuovi livelli di disuguaglianza all’interno delle nostre società, chi prevede una ripartenza economica basata su modelli incapaci di tenere in considerazione cambiamenti climatici e questioni ambientali.
In linea con il proprio mandato e il lavoro perseguito nel corso di ormai più di due anni nell’ambito di progetti strategici della città di Bologna, la Fondazione per l’Innovazione Urbana vuole attivare uno sforzo di ricerca e programmazione che aiuti a mettere in luce gli effetti socio-economici della crisi su scala urbana.
Questo sforzo prende le forme di un Osservatorio, che mira ad attivare competenze molteplici per un obiettivo comune. L’Osservatorio mira ad aprire uno spazio di confronto e di documentazione, attraverso dialoghi pubblici con studiosi, esperti, policy-maker, city-maker e la costruzione e di un archivio digitale di fonti e ad implementare un’analisi dell’impatto sulla città attraverso studi, ricerche e forme di analisi territoriale partecipata, cercando di individuare priorità e proposte programmatiche per il futuro della città.
La prima azione prevista dell’Osservatorio è dunque quella di animare uno spazio di dialogo e documentazione, utilizzando modalità digitali che permettano di costruire scambi anche nella situazione che stiamo vivendo.
Dal 27 marzo 2020, la Fondazione per l’Innovazione Urbana ospita sui propri canali digitali quattro dialoghi pubblici. Il calendario degli incontri ha già visto il coinvolgimento di Joan Subirats, Assessore del Comune di Barcellona e docente di Scienza Politica dell’Università Autonoma di Barcellona e di Chiara Giorgi, Docente di storia delle istituzioni politiche all’Università La Sapienza di Roma (lunedì 30 marzo 2020 ore 18.30). Proseguirà con Sandro Mezzadra, Docente di Filosofia Politica e Studi coloniali e postcoloniali all’Università di Bologna (venerdì 3 aprile 2020 ore 18.30) e Philip Golub, Docente di Relazioni internazionali all’Università Americana di Parigi (lunedì 6 aprile 2020 ore 18 .30). Il programma completo è a questo link https://www.fondazioneinnovazioneurbana.it/progetto/rinnovarelacitta .
Gli incontri sono trasmessi in diretta streaming sulla pagina Facebook della Fondazione per l’Innovazione Urbana e saranno caricati sul canale Youtube per poter essere sempre visualizzati.
Inoltre, è in costante aggiornamento la costruzione di un Archivio digitale, con l’obiettivo di alimentare un dibattito critico e ragionato sulle sfide e le possibili conseguenze di questa emergenza, guardando al futuro della città di Bologna in un contesto globale.
Nelle prossime settimane seguiranno altri dialoghi pubblici e parallelamente la Fondazione si impegnerà a coordinare un lavoro di indagine multidisciplinare e di ascolto della città dedicato ad analizzare le trasformazioni urbane alla luce della pandemia.
Questo lavoro di emersione e cucitura, in linea con la natura della Fondazione, cercherà di conciliare strumenti di ricerca con metodi e pratiche della formulazione delle politiche pubbliche e sarà orientato all’attivazione di uno sforzo collettivo, insieme al Comune, alla Città metropolitana, ai Quartieri, agli enti di ricerca, agli stakeholder e alle comunità per r-innovare insieme la città.
*Fondazione innovazione urbana Bologna stefania.paolazzi@fondazioneinnovazioneurbana.it