di Gianluigi Bovini*
Una delle condizioni decisive per realizzare l’Agenda 2030 è l’impegno delle amministrazioni regionali e locali, che rappresentano il livello di governo più vicino ai cittadini e alle imprese e possono promuovere i processi di consultazione e partecipazione sui temi dello sviluppo sostenibile. L’impatto delle politiche volte a perseguire un benessere equo e duraturo si osserva nei territori e a questo livello è possibile anche affrontare i problemi delle disuguaglianze fra le diverse zone del Paese.
L’obiettivo che si propone il volume “Bologna oltre il Pil. Lo sviluppo sostenibile in Emilia-Romagna e nella città metropolitana ” di Gianluigi Bovini https://mulino.it/isbn/9788815283344 (il Mulino 2019, con il sostegno di Fondazione Unipolis) è localizzare il tema dello sviluppo sostenibile in una regione e in un territorio metropolitano, che rappresentano uno dei luoghi avanzati dello sviluppo sociale ed economico. Il libro è stato presentato il 3 aprile scorso a Bologna. www.fondazioneunipolis.org/wp-content/uploads/2019/03/Bologna-oltre-il-Pil_-Bologna-3-aprile-19.pdf
Nella prima parte , articolata in dodici capitoli, vengono analizzati i 17 Goal dell’Agenda 2030 attraverso tre livelli di approfondimento: la situazione dell’Italia a confronto con gli altri Paesi dell’UE, la collocazione dell’Emilia-Romagna nel contesto italiano e infine la posizione della città metropolitana di Bologna.
Per esaminare la situazione dell’Italia nell’UE vengono utilizzati 100 indicatori selezionati da Eurostat per monitorare l’attuazione dell’Agenda. Per analizzare il posizionamento dell’Emilia-Romagna si sono richiamati gli indicatori Eurostat, quando è disponibile il dettaglio regionale. Negli altri casi si è fatto ricorso a variabili presenti nella banca dati Istat dedicata agli SDGs, oppure a indicatori contenuti nel Rapporto 2018 sul Bes. Con riferimento alla città metropolitana di Bologna vengono descritti tutti gli indicatori disponibili per monitorare gli obiettivi dell’Agenda 2030. Ogni capitolo si chiude con una proposta di selezione dei target relativi ai diversi Goal, indicando quelli che assumono particolare rilievo nel contesto regionale e metropolitano.
L’analisi svolta con riferimento ai diversi Goal dell’Agenda evidenzia le carenze informative e i divari di conoscenza, che è necessario colmare per assicurare un monitoraggio efficace dello stato di avanzamento verso gli obiettivi di sviluppo sostenibile. Appare però chiaro che, sulla base delle informazioni esistenti ai diversi livelli territoriali, molte azioni finalizzate all’attuazione dell’Agenda 2030 possono essere definite con consapevolezza e misurate con continuità.
Nella seconda parte del volume vengono analizzati con riferimento alla città metropolitana di Bologna i principali mutamenti di importanti condizioni demografiche, sociali ed economiche, per individuare in modo trasversale rispetto ai Goal dell’Agenda 2030 questioni rilevanti per perseguire uno sviluppo sostenibile.
Fra i fenomeni indagati si ricordano le disuguaglianze di reddito, analizzate con riferimento al genere, all’età e alla nazionalità dei contribuenti; vengono poi esaminati alcuni importanti aspetti della trasformazione demografica (le migrazioni interne e internazionali, le sfide della longevità e le trasformazioni delle strutture familiari), indagando anche i cambiamenti del fabbisogno abitativo determinati in parte dalla mutata composizione demografica e sociale della popolazione.
Si prendono inoltre in considerazione alcuni fattori di eccellenza, che caratterizzano la realtà bolognese rispetto ad importanti variabili sociali ed economiche (in primo luogo il livello di istruzione, i tassi di partecipazione al mercato del lavoro e l’intensità degli scambi commerciali con l’estero). Un’attenzione particolare viene riservata al protagonismo femminile nello studio e nel lavoro, che si è accentuato negli ultimi anni e rappresenta un fattore distintivo della situazione metropolitana.
Si esaminano poi alcuni aspetti delle fragilità demografiche, sociali ed economiche nelle diverse zone di Bologna, per rispondere alla domanda su che cosa sono oggi le periferie. L’analisi si chiude affrontando il tema della sicurezza (delitti denunciati e incidenti stradali) ed evidenziando i recenti mutamenti dei comportamenti elettorali.
Gianluigi Bovini gianluigi.bovini@gmail.com