di Sergio Ferruggia*
Cogliendo il valore assunto dalle tecnologie geospaziali nell’ambito della Trasformazione Digitale e l’importanza del loro impiego ai fini del monitoraggio degli Sustainable Development Goals, SDGs, ASviS e Urban@it hanno introdotto nel primo Rapporto (luglio 2019) dell’Agenda Urbana per lo Sviluppo Sostenibile l’esame delle Infrastrutture Geospaziali. L’indicazione di specifici obiettivi 2030 e di azioni per conseguirli anche con riferimento al Programma Europeo Copernicus, è stato riferito al SDG 9 “Imprese, Innovazione e Infrastrutture”.
Tale iniziativa rappresenta un primo riferimento formalizzato cui richiamarsi per promuovere l’utilizzo delle tecnologie geospaziali in supporto agli Obiettivi dell’Agenda ONU 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.
Prendendo spunto dalla predisposizione del Rapporto Territori 2020 di prossima pubblicazione, si è provveduto all’aggiornamento degli indicatori e dei contenuti del citato paragrafo.
L’esame di report relativi al quadro internazionale del settore geospaziale, confermano una valutazione carente del grado di preparazione per cogliere le opportunità della così detta “Geospatial Revolution” assegnata al nostro Paese: l’Italia non è più presente in alcun elenco dei 10 Paesi leader relativi ai 5 pillar considerati dal “Geospatial Readiness Index”, GRI1, 2019. Ulteriore segnale sfavorevole riguarda la posizione del nostro Paese nel contesto europeo 16a posizione su 22 Nazioni sempre relativamente al GRI.
Per contro, a livello di Comitato delle Nazioni Unite in tema di Global Geospatial Information Management (UNSD-GGIM) si constata, una crescente consapevolezza del ruolo dei dati geospaziali e delle tecnologie per la loro fruizione applicati allo sviluppo sostenibile2 e -insieme ad altri dati- al monitoraggio degli Obiettivi 2030.
Il Programma Copernicus per le Città e Comunità sostenibili
L’apporto alla comprensione e gestione dei fenomeni naturali e di origine antropica fornito dalle Earth Observation Technologies (EOT) costituisce un elemento trasformativo nei riguardi dell’utilizzo dei dati geografici e, in generale delle ICT, in sintonia con il paradigma dello sviluppo sostenibile. Tale ruolo è rilevante a livello di territorio urbano: ambito applicativo tra i più appropriati per valorizzare i contributi dei servizi quali quelli del Programma Copernicus e tra i più promettenti per sviluppi sinergici e olistici delle EOT entro appropriate infrastrutture in grado di supportare anche l’implementazione del concetto del Digital Twin alle città.
Sarà di sicuro interesse seguire il seguente workshop informativo/formativo, organizzato congiuntamente dal Politecnico di Milano in qualità di membro della rete europea “Copernicus Academy”, dallo User Forum nazionale Copernicus e dalla rete degli Academy nazionali Copernicus:
Copernicus e la gestione intelligente delle aree urbane
in video-conferenza il prossimo 18 nov 2020 dalle ore 14,00 e 19 nov dalle ore 9.003,
https://www.eventi.polimi.it/events/copernicus-e-la-gestione-intelligente-delle-aree-urbane/
Il workshop si rivolge ai settori dell’assistenza tecnico-scientifica e delle professioni, a quelli delle amministrazioni pubbliche ed ai soggetti d’impresa. Ad una prima sessione informativa, seguirà una sessione pratica destinata ad affrontare i temi specifici: i) della descrizione delle zone climatiche nella città di Milano; ii) del processo, in situazioni di emergenza, di estrazione di informazioni dai Social Media, del loro uso e gestione integrata con altre, quali quelle ottenibili attraverso Copernicus.
2 https://www.routledge.com/Sustainable-Development-Goals-Connectivity-Dilemma-Land-and-Geospatial/Rajabifard/p/book/9780367259358
3 Per partecipare è sufficiente la registrazione al seguente URL https://zoom.us/webinar/register/WN_uieYswzBQiuyRl-EOeZNMw
*Stati generali dell’Innovazione sergio.farruggia@statigeneralinnovazione.it